Tra Max Biaggi e i mille commenti pro o contrari al test su una Ducati è passato in secondo piano il vero Punto sui test del Mugello. La Desmosedici cresce poco ma cresce e forse una speranza si accende
Ci sono pareri discordanti sulla nuova ciclistica Ducati, da
un lato Dovizioso, e dall’altro Hayden che pur dicendosi soddisfatto parla di
un miglioramento minimo, anche se, pur sempre un miglioramento. Mentre i due
Piloti Ufficiali, Hayden e Dovizioso provano l’evoluzione della Desmosedici già
vista a Jerez, Michele Pirro è su un mezzo che sembra presentare ulteriori
modifiche, ma di cui non si molto.
Il dato più interessante, emerge dalle parole di Andrea
Dovizioso, riportate da Ducati sul proprio sito Ufficiale.
Qui il Link
delle news dal test del Mugello e di cui vi riporto le dichiarazioni:
Andrea Dovizioso - Ducati Team (70 giri)
“Abbiamo fatto, soprattutto oggi, delle prove interessanti, testando tanti set-up e materiale nuovo. Abbiamo lavorato con il nuovo telaio per cercare di sfruttarlo al meglio e siamo stati veloci, in maniera costante, per tutta la giornata. Abbiamo girato in 1’48 ad ogni uscita, e questo per me è un dato molto importante. Quando ho voluto spingere ho fatto 1'48"2, un buon tempo, e si poteva forse andare anche più forte,…”( in FP4 Andrea girò 1’48.9 n.d.a.), “ ma sono contento dei miei tempi e della costanza ottenuta. Abbiamo migliorato un po’ con varie modifiche sul bilanciamento dei pesi e sulla mia posizione in moto. I progressi non sono enormi, anche questo telaio non ci farà fare la vera differenza o dimezzare il nostro gap dai primi, ma per me è un piccolo ma significativo passo avanti. Dobbiamo ancora decidere se vogliamo e possiamo usare questa moto nel weekend di Barcellona o invece utilizzarla a partire dai test che si svolgeranno il lunedì successivo sullo stesso circuito.”
Le parole di Andrea
gettano forse una piccola luce infondo
al Tunnel, il miglioramento, almeno in apparenza, non è così piccolo rispetto a quello
che si lascia intendere. L’occhio cade su quel 1’48 , presumibilmente alto
nell’ordine del 1’48.600 o 1’48.800. Se così è, il passo non è poi così piccolo
considerando che Andrea in gara, a parte i primi giri, ha visto il suo passo
scemare dal 1’48 alto( primi 5 giri di media n.d.a.), arrivando agli ultimi
giri con un tempo intorno all’1’49.200. Questo significa che Dovizioso nei test
ha ottenuto un miglioramento costante di quasi tre/quattro decimi. Certamente
questo non significa poter lottare con i primi, poiché resta l’incognita dei
risultati su altri tracciati, con altri parametri indipendenti da circuito a
circuito e che il Mugello è la seconda casa di Ducati. Ma questo spiega anche l’intenzione, se pur remota di portare
l’evoluzione per il weekend di Barcellona. È finalmente luce?
Dall’altra parte del Box, Nicky Hayden non sembra altrettanto
positivo. Ecco le sue parole dal sito Ducati:
Nicky Hayden - Ducati Team (103 giri)
“Ad essere sinceri, purtroppo non siamo riusciti ad ottenere tutti i progressi che ci aspettavamo. La GP13 ‘evoluzione’ ha senz’altro degli aspetti positivi, ma per il momento i miei tempi sul giro sono molto simili a quelli che faccio con la mia moto abituale…”
Se le sensazioni di Nicky sono effettivamente così tanto
contrapposte a quelle di Andrea potrebbero esserci varie ragioni, come
impostazione di guida ovviamente, e setting per esigenze diverse. E' probabile che la
verità stia nel mezzo, come spesso accade. L’evoluzione della GP13 è sicuramente
un passo avanti, ma lontana dal vero obbiettivo, chiudere il gap che separa la
creatura di Borgo Panigale dagli avversare Giapponesi. L’incertezza regna
sovrana, almeno fino al prossimo GP di Barcellona quando in gara o nei test
seguenti, le risposte e il vero potenziale della GP13 “EVO” sarà svelato.
E voi che ne dite è vera luce?
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