Se la fortuna è cieca la sfortuna ci vede benissimo, in Gara 2 a Portimao Sikes cade nel worm Up e Melandri condizionato dalla gomma posteriore.
Se si pensava a una gara 2 all’ultimo
sangue tra Kawasaki e Aprilia con BMW in
mezzo, ci ha pensato la sfortuna a cambiare tale aspettativa, con Sikes e Melandri fuori dai giochi fin
da subito.
La gara 2 di Portimao non è ancora iniziata, che ci sono le prime cattive
notizie, Sikes nel Warm Up lap cade,
e rientra ai box, mentre gli altri sono sulla griglia. Nel Box si lavora come
forsennati per mettere il campione
Inglese in grado di ripartire dal Box. Alla fine Tom parte dalla Pit-lane, ma appena due giri, e rientra per un
problema all’avantreno. Rientra con sette giri di ritardo e il grande Tom Sikes cede purtroppo suo malgrado punti d’oro per il campionato.
“La fortuna è cieca, ma la sfiga
ci vede benissimo” ne sa qualcosa
Marco Melandri che in appena cinque
giri ha già la gomma posteriore distrutta. Gomma
fallata e gara 2 da buttare, lottando fin sul traguardo per restare in
piedi e non perdere troppi punti. Al Termine della gara Melandri è 12° , sfilato da Michel
Fabrizio e Max Neukirchner, sul traguardo.
Eugene Laverty viene graziato, l’Aprilia non lo
molla in gara 2, e finalmente mostra il passo impressionante tenuto per
l’intero weekend e va a vincere senza tanti patemi dando quattro secondi al
compagno di squadra per più di metà gara alle prese con un J. Rea.
Rea sulla Honda trova qualche difficoltà, la sua CBR
continua a non soddisfarlo, come dimostra la posizione finale. L’elettronica lo
limita ancora molto e rende la moto scivolosa al posteriore , rendendo
difficile mantenere un buon passo. È un Rea non molto felice nonostante la 3°
posizione finale, troppi problemi sulla Honda per strappargli un sorriso.
Carlos Checa non vola sul circuito di Portimao ma
il risultato è meno peggio del solito. La sua Panigale Sbk sembra aver
recuperato un po’ di grip in gara 2, e Carlos la porta sul traguardo
in sesta posizione. Non un grande passo avanti come in molti pensavano
potesse essere su questa pista, ma resta una prestazione incoraggiante,
sperando sia il punto di partenza per una maggiore competitività in futuro
della creatura di Ducati Superbike. Al termine sono diciotto secondi
dal primo e un leggero passo avanti.
Portimao - FIM Superbike World Championship -
Race 2
1. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38'02.051
2. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38'06.158
3. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 38'07.904
4. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38'17.357
5. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38'19.603
6. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati
1199 Panigale R 38'20.417
7. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki
GSX-R1000 38'31.443
8. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati
1199 Panigale R 38'40.410
9. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia
RSV4 Factory 38'41.372
10. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia
RSV4 Factory 38'46.654
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati
1199 Panigale R 38'47.390
12. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW
S1000 RR 38'47.480
13. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki
ZX-10R 39'18.361
14. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki
ZX-10R 39'18.426
15. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW
S1000 RR 39'20.354
16. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 39'26.310
NC. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38'22.688
RT. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki
GSX-R1000 19'11.662
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