Mentre per le altre squadre il circuito toscano è l’ennesima occasione per mostrare la propria forza, per il Team Ducati è il test nel quale non si può sfigurare
Il Team di Borgo Panigale arriva
al circuito del Mugello al gran completo, Dovizioso, Hayden e il tester wild
card Michele Pirro. L’obbiettivo come ovvio è ripetere le buone prestazioni
evidenziate in Francia.
Ovvia, ma non scontata la
conclusione a cui si potrebbe erroneamente arrivare, il Mugello è il test track
della Ducati, e inoltre qui il lungo rettilineo potrebbe dare una mano nell’accorciare
i distacchi dai principali avversari, ma.. c’è sempre un ma… il tracciato
toscano non è Le Mans un tracciato dove c’è poco grip per tutti, dato le
peculiarità dell’asfalto.
Il secondo punto a rendere non facile la riconferma è
il design del tracciato toscano, il
Mugello ha lunghe percorrenze di curva, un asfalto nuovo e cambi di direzione repentini,
tutte caratteristiche che la Desmosedici mal digerisce.
Il fattore positivo è il set-up
di base, ovvio, una delle grandi difficoltà per il team era trovare in tempi
brevi la messa a punto ideale in poco tempo, questo fattore sfavorevole è già
stato limato in parte. Ma quando bisogna cercare il decimo mancante, il tempo
non è mai abbastanza. Come detto questo è il circuito dove la Ducati esegue i
propri test e quindi, ci sono molti dati utili per venire a capo rapidamente di
qualsiasi problema, anche se nei limiti del mezzo ovviamente. C’è bisogno di
positività e, per il momento, in Ducati il bicchiere appare mezzo pieno.
I piloti Iannone, Pirro e
Dovizioso qui possono fare la differenza, dove il fattore campo è un grande
aiuto. Andrea Dovizioso nel 2012 qui chiudeva a podio con la Yamaha del team
Tech 3, oltre a essere uno dei tracciato favoriti dal forlivese, Nicky Hayden invece
chiuse settimo ma non molto lontano, ‘12 sec. dal primo, al posto dei venti o
trenta soliti. Anche per Iannone, benché sia l’anno del debutto, questo
potrebbe essere un buon weekend, qui ha fatto i suoi primi test con Ducati e ha
provato più volte la Desmosedici, quando ancora correva in Moto2. Oltre a ciò
Andrea I. sarà, se non al 100%, almeno in buona forma, dopo i travagli dell’operazione
al braccio e la brutta ferita al ginocchio. I presupposti anche se, non proprio
eccezionali, portano fiducia al Team e ai tifosi che qui sul tracciato toscano
saranno come sempre numerosi.
Speriamo dunque di vedere un
bella gara, con le Ducati ufficiali e non, a lottare per le posizioni che
contano.
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