Che l’episodio si un normale contatto di gara è ovvio, che Bautista incolpi Rossi è quantomeno fuori luogo, soprattutto per i trascorsi dello Spagnolo.
Poteva concludersi con una
semplice dichiarazione, "è stato un incidente di gara", e la cosa poteva finire
lì. Ma Bautista non è di quest’avviso. Ecco cosa afferma il pilota spagnolo ai
microfoni Mediaset, questo è il riassunto:
“dalle immagini si vede chiaramente che io ero interno all’uscita della curva e Valentino sulla linea esterna, io ho fatto la mia traiettoria corretta mentre Rossi no, era lui a essere fuori traiettoria”.
La conclusione sarebbe dunque che
Rossi dovesse sparire dal tracciato, secondo Bautista, senza inoltre
considerare che Rossi era, oltre tutto, davanti allo spagnolo.
Valentino dal canto suo non
colpevolizza Alvaro, anche se è di fatto la causa della caduta, al di là delle
colpe. Rossi chiarisce,
“sono cose che purtroppo succedono in gara, non so, lui dice di non avermi visto, il che può anche essere”. dice il Dottore, ai microfono di Italia 1. “dalle immagini si vede che io sono davanti e lui forse per non farsi superare all’interno ha accelerato molto e chiuso verso la seconda curva e ci siamo scontrati”.
Bautista non fa una bella figura,
poteva uscirne da gentleman invece preferisce puntare il dito verso Rossi. L’episodio
è alla verifica della commissione gara e questo al momento è quanto di più
specifico si sappia. Bautista non è colpevole ma sicuramente in episodi di
questo genere è coinvolto molto spesso
il che non lo mette, o almeno non dovrebbe, dalla parte di chi ha diritto di
additare gli altri per errori in gara. Il più recente fu Assen 2012, quando
travolse Lorenzo, e ancora prima nel 2011 a Valencia, dove riuscì a stendere
ben tre moto, Rossi compreso, in una sola volta.
A voi l’ardua sentenza,
ovviamente attendendo le decisioni della direzione gara in merito.