LA MATTINATA TRA MARQUEZ, PEDROSA, RINS E ESPARGARO
Moto 3: le prime a scendere in pista sono le piccole 250 4t,
e mentre la pista è ancora fredda Rins, fa il Marquez della situazione, il suo
feeling è evidente, su un asfalto che ancora non da confidenza, lo spagnolo
della KTM riesce sviluppare una velocità in curva per il momento impensabile per tutti gli altri. Il secondo è Luis Salom,
che conferma di essere veloce sempre, anche se, in questa occasione paga 1 sec.
dal rivale Rins, meglio di niente fa Maverick Vinales, che chiude terzo ma 1 sec.
800 millesimi sono decisamente troppo.
È un Romano Fenati scontento quello che chiude le libere in
5° posizione a 2 sec. e 304 millesimi, troppi per l’ascolano per essere
soddisfatto. Romano è comunque l’unico italiano in grado di tenere testa alle
KTM, purtroppo gli altri piloti del bel paese sono in grosse difficoltà, Antonelli
e Tonucci sono rispettivamente 17° e 18° con un gap di oltre 3 secondi
MotoGP: è iniziata intanto la lotta in casa tra Pedrosa e
Marquez, i due piloti Repsol si danno da fare, seminando il resto degli inseguitori a 1 sec.
di distacco e abbassando il tempo di riferimento a 2’04, tra i due spagnoli è
Dani ad avere la meglio, siglando un 2’04.408 e precedendo il compagno Marquez
di 0.387 millesimi. A parte i due del Team Honda Repsol, il resto dei piloti paga
molto di più in termini di distacco, il più vicino è Jorge Lorenzo a 0.887
millesimi da Pedrosa, seguito da Crutchlow sempre veloce sul giro secco, e 5° il
tedesco Stefan Bradl del team LCR. In gran spolvero, Dovizioso che, considerando
il mezzo non ancora all’altezza, mette la sua Ducati davanti a Rossi, rimanendo
a 1'555 millesimi da Pedrosa, un lavoro egregio sul giro secco per Andrea che
conferma di essere un riferimento importante per la Ducati MotoGP.
Rossi è lontano, considerando quanto di buono fatto vedere a
Losail, eppure, vedendolo girare la prima impressione è che, non sia impegnato
a cercare il giro veloce, in effetti il
Dottore sta abituando chi lo segue a un lavoro costante senza grosse sorprese
sul giro secco, cercando dunque piuttosto la prestazione costante, certamente
al momento Valentino non sembra avere trovato un buon passo, anche se con Rossi,
le conclusioni le potremo tirare solo dopo il traguardo di fine gara. Chi ancora
manca ancora all’appello è Ianonne l’italiano non sembra riuscire a trovare il
feeling con questa pista, lamentando grosse difficoltà nel trovare l’aderenza
che gli consenta di spingere e avvicinarsi ai compagni di marca.
Moto 2: Pol Espargaro mette ancora tutti in fila, seguito da
un ritrovato Nicolas Terol ultimo campione della 125 cc., la moto 2 non ci
lascia con molte sorprese. I nomi di riferimento rimangono più o meno gli
stessi, quindi Espargaro, Redding il ragazzone inglese e il giapponese Nakagami,
la pista in sella alle Moto 2 sembra non creare i problemi che si visti in
MotoGP e Moto 3, i distacchi sono quelli consueti insomma e tutti trovano il
circuito divertente e senza troppe difficoltà di adattamento alle condizioni di
temperature o asfalto. Anche in Moto 2 gli italiani latitano, l’unico a tenere
il passo è Simone Corsi con la Speed Up del team NGM mobile, mentre De Angelis
di San Marino (italiano per concezione) e l’altro italiano Mattia Pasini, non
vanno oltre la 22° posizione.
La Moto 2 tolto il piccolo Diavolo Marquez non entusiasma e
lo faceva poco anche prima.
Rimandiamo dunque le conclusioni al pomeriggio Texano (la prima serata in Italia), quando le
qualifiche costringeranno tutti a tirar fuori il meglio dai loro mezzi.
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