19 aprile 2013

MOTOGP: MARQUEZ E LA HONDA METTONO LE ALI



LE HONDA DOMINANO LE LIBERE 2. MARQUEZ MASSACRA TUTTI, PEDROSA COMPRESO.


I test lo avevano detto, la conformazione del circuito lo prevedeva e il motore Honda RCV lo ha permesso. Questi erano i segnali, visti e previsti, che mettevano le Honda in grado di dominare in Texas, le Yamaha, clienti o ufficiali che siano, sono lontane, e la brutta notizia o la buona notizia, asseconda degli schieramenti, è che Marquez sembra essere su un missile inavvicinabile da nessuno, Pedrosa incluso. Il piccolo diavolo spagnolo non stacca di un paio di decimi il compagno di squadra, si permette di dare a Dani, il secondo in pista e vice campione 2012, ben 0.554 millesimi, mentre il terzo, altra Honda è Bradl a 1.142, insomma un abisso.
Lo spagnolo Marc spinge la sua RCV213V sul tempo di
2’05.031, le brutte notizie tuttavia sono; non solo il miglior crono ma, la costanza con cui Marc Marquez scende sul tempo di 2’05, i primi a essere più preoccupati c’è da giurarci sono i principali avversari della Repsol Honda ovvero le Yamaha ufficiali di Lorenzo e Rossi. Le preoccupazioni sono condivisibili visti i distacchi che sono rispettivamente di, 1.606 per Lorenzo e ulteriori 0.2 decimi per Valentino Rossi. Ovviamente i tempi sono ancora migliorabili, e il fatto che Marquez abbia trovato subito il set-up ideale ci può stare, certo è che le Honda hanno un vantaggio di motore molto ampio, il che giustifica, almeno in parte, il distacco su una pista come questa di Austin. Tale vantaggio è comunque irrilevante per la prestazione di Marquez che su undici giri di cui, lanciati sono circa nove, scende ben sei volte in 2’05 basso e questi risultati sono frutto sì, di una moto competitiva ma anche di un’affinità e velocità superiori a tutti gli altri.
Se in Yamaha si soffre, in Ducati nonostante il distacco dal primo sembri enorme si può sorridere, Dovi conferma il buon lavoro di messa a punto (ma non solo quello) fatto fin qui, e si piazza a tre decimi da Crutchlow, segue Bautista in ottava posizione e Hayden 9°. Ianonne trova grossi problemi e non va oltre la 15° posizione, non adatta all’italiano, che manca di certo di esperienza ma, certamente non trova ancora la confidenza necessaria su questa moto.
Nelle CRT come sempre sono le ART a fare la voce grossa mettendo dietro addirittura il Rookie Bradley Smith, che non è un fulmine ma, insomma guida pur sempre una Yamaha Tech 3.

Dunque ora vi lascio al riepilogo, con la speranza (poca) di vedere distacchi minori nelle prossime prove.

MotoGP – Austin - Prove Libere 2
Pos.
Pilota
Team
Km/h
Tempo
Distacco
1
Repsol Honda Team
339.5
2'05.031

2
Repsol Honda Team
340.1
2'05.585
0.554 / 0.554
3
LCR Honda MotoGP
336.4
2'06.173
1.142 / 0.588
4
Yamaha Factory Racing
334.3
2'06.637
1.606 / 0.464
5
Yamaha Factory Racing
333.8
2'06.868
1.837 / 0.231
6
Monster Yamaha Tech 3
333.9
2'06.899
1.868 / 0.031
7
Ducati Team
334.2
2'07.236
2.205 / 0.337
8
GO&FUN Honda Gresini
337.7
2'07.256
2.225 / 0.020
9
Ducati Team
333.4
2'07.699
2.668 / 0.443
10
Ignite Pramac Racing
333.2
2'08.034
3.003 / 0.335
11
Power Electronics Aspar
316.4
2'08.299
3.268 / 0.265
12
Paul Bird Motorsport
315.5
2'09.374
4.343 / 1.075
13
Monster Yamaha Tech 3
332.6
2'09.424
4.393 / 0.050
14
Power Electronics Aspar
315.9
2'09.739
4.708 / 0.315
15
Energy T.I. Pramac Racing
335.1
2'09.860
4.829 / 0.121
16
Cardion AB Motoracing
308.1
2'10.411
5.380 / 0.551
17
NGM Mobile Forward Racing
316.1
2'10.720
5.689 / 0.309
18
Avintia Blusens
310.0
2'11.183
6.152 / 0.463
19
Came IodaRacing Project
317.7
2'11.614
6.583 / 0.431
20
Paul Bird Motorsport
309.2
2'11.828
6.797 / 0.214
21
Came IodaRacing Project
312.6
2'12.230
7.199 / 0.402
22
GO&FUN Honda Gresini
312.5
2'12.462
7.431 / 0.232
23
NGM Mobile Forward Racing
314.7
2'12.504
7.473 / 0.042
24
Avintia Blusens
310.9
2'12.573
7.542 / 0.069
25
Attack Performance Racing
310.2
2'13.158
8.127 / 0.585
  

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