Sessione di Superpole complicata, Melandri fuori in SP1, Sykes beffato dalla Bandiera Rossa e a sorpresa Checa porta la Panigale in seconda posizione.
Dopo una mattinata con meteo variabile a Silverstone è tutto pronto per la Superpole, cielo
blu e buone condizioni sul tracciato
Inglese, poteva essere l’ennesimo trionfo indiscusso per Sykes, e invece tutto si complica durante le tre sessioni di Superpole. Si inizia subito con dei
problemi, il primo a farne le spese è Marco
Melandri, problemi tecnici per il ravennati che lo costringono a chiudere anzi tempo le sue qualifiche e
lasciandolo in fondo alla classifica dei tempi in quindicesima posizione.
Poteva già bastare la sfortuna
dell’Italiano della BMW, ma la iella non sembra limitarsi alla SP1, e di
fatti in superpole 2 arriva anche la
caduta di Davide Giuliano. Un peccato enorme la sua caduta, con la moto che parte contemporaneamente sia al
posteriore che all’anteriore e che scaraventa
Giuliano a terra, brutta botta e Davide
rimedia una forte distorsione alla caviglia sinistra. Per l’Italiano del
team Althea, fortunatamente la caduta
avviene al termine della sessione e il suo tempo gli consente il passaggio in SP3, quindi nonostante lo sfortunato
incidente Giuliano partirà nono, una
posizione di partenza buona per poter
avvicinare il podio in gara domenica.
La SP3 è ancora
funesta, mentre Sykes fulmina tutti
e sigla la pole provvisoria, ma a circa quattro minuti dal termine i commissari espongono la bandiera Rossa
per la caduta di un po’ di pioggia nel tratto del secondo settore. Il regolamento
in tale situazione parla chiaro, tempi
azzerati e si riparte per una wet pol, in cui i piloti dovranno in 10 minuti cercare la migliore prestazione. Decisione
forse un po’ drastica dei commissari, ma visti
i recenti trascorsi di Mosca, difficile criticare l’eccezionale prudenza. Il
più furioso è ovviamente Sykes, che
vede sfumare il suo super tempo (record
del circuito), e che deve tentare l’assalto
con la gomma da gara.
La sorpresa la fanno
Jonathan Rea e Carlos Checa, infatti sono loro due che con la gomma da gara fanno il secondo (Checa) e terzo tempo a Rea,
sorprende soprattutto Carlos Checa che
con gomma da gara strappa un gran tempo in 2’04.949, il secondo miglior
tempo e un passo ottimo rispetto alle
prove del mattino. Il terzo posto di Rea sorprende relativamente, Jonny Rea è sempre rimasto vicino a Sykes e
Camier nelle prove, ma sul giro
secco aveva mostrato molte difficoltà con la sua Honda, ottima la sua prestazione
dunque che all’ultimo secondo piazza il
secondo tempo dietro all’Aprilia di Eugine Laverty.
I Tempi della
Superpole di Silverstone
1. Eugene
Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 2'04.730
2. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati
1199 Panigale R 2'04.949
3. Jonathan
Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 2'05.078
4. Loris
Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 2'05.105
5. Tom
Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 2'05.949
6. Chaz
Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 2'06.369
7. Leon
Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 2'06.775
8. Sylvain
Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 2'04.358
9. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia
RSV4 Factory 2'05.003
10. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki
GSX-R1000 2'05.011
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199
Panigale R 2'05.492
12. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda
CBR1000RR 2'05.573
13. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati
1199 Panigale R 2'05.492
14. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia
RSV4 Factory 2'05.593
15. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW
S1000 RR 2'13.317
16. Mark
Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 2'07.743
17. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki
ZX-10R 2'08.106
18. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW
S1000 RR 2'09.543
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