21 aprile 2013

MOTOGP: IN TEXAS IL PASSO PREMIA MARC MARQUEZ



POCHE SPERANZE IN YAMAHA, COME PREVISTO AD AUSTIN HONDA DOMINA SUL GIRO E SUL PASSO.


Come al solito, se la classica dice una cosa, l’analisi dei tempi riserva sempre qualche sorpresa, almeno solitamente è cosi ma, in questo caso la realtà riserva poche sorprese, soprattutto per Yamaha.

Marc Marquez: Marc è un fulmine e non solo sul giro secco, infatti il giovanissimo Rookie vola anche nel passo tenendo il 2’04 basso costante, mettendolo virtualmente sul gradino più alto del podio. Le gare sono sempre imprevedibili ma salvo eventi straordinari, Marquez questa vittoria la ha già in pugno.

Dani Pedrosa: è il compagno di Marc l’unico in grado di rompere le uova nel paniere al giovane campione Moto 2, Dani ha alla sua portata il 2’04 basso. Anche se non era stato vicino al compagno sin dall’inizio, adesso sembra aver risolto gran parte dei problemi delle prime libere. L’unico problema per Dani è dunque lo scontro corpo a corpo, atteggiamento sportivo non proprio nelle sue corde. Il fantino spagnolo ama le gare in fuga, e mal digerisce la lotta serrata, un problema per Pedrosa, vista la grande attitudine del Rookie alle sportellate.

Jorge Lorenzo: che Yamaha non trovasse nel tracciato texano, le linee ideali per la propria M1, era previsto, certamente non si immaginava un distacco cosi importante. Lorenzo è il più veloce in assoluto tolti i due piloti Repsol, ma il passo per puntare alla vittoria non c’è, troppe curve strette con ripartenze da bassa velocità per una moto come la Yamaha dichiaratamente poco performante con il suo propulsore, gestibile certo, ma non dallo spunto in eccezionale per potenza e accellerazione. Quindi come detto alla vigilia si lotta per i punti e il gradino più basso del podio, Jorge comunque può contare su un 2’05 basso che dovrebbe permettergli di prendere il massimo dei punti possibili qui concessi dalla Repsol.

Stefan Bradl: sebbene più indietro, il tedesco, mostra che la sua Honda RCV213V è apposto, e che lui è pronto alla lotta, il pilota del team di Lucio Cecchinello mantiene un buon passo in 2’05 e mezzo rendendolo un avversario pericoloso per Jorge e soprattutto per Crutchlow, l’inglese non dimostra una gran passo ma che comunque ci ha abituato a metterci il cuore in gara e potrebbe quindi sorprendere in positivo.

Il resto: Rossi fra tutti i Big è il più in difficoltà, come anche lui stesso ha ammesso. Il Dottore non ha trovato la cura giusta per la sua M1, che va detto non sembra più la moto maggiormente equilibrata di quelle in pista. Valentino ha solo il Warm Up a disposizione per rimediare, ma sembra molto attardato e questa non sembra essere una pista che riuscirà a digerire tanto facilmente. Dovizioso da parte sua ci mette tutto quel che può e anche se non ha un passo velocissimo potrebbe giocarsi la 5° posizione con Crutchlow e chissà magari con il suo 2’06 di passo potrebbe anche spuntarla.

Aspettiamo dunque le ultime verifiche del Warm Up e poi pronti a dare fuoco alle polveri…

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