31 maggio 2013

MotoGP: Valentino Rossi e Jorge Lorenzo dominano le prove libere del Mugello.

Le prove libere si trasformano in una sessione di qualifica tra Rossi e Lorenzo che si scambiano la prima posizione più volte con Rossi davanti per più di metà turno e scalzato solo all’ultimo giro.


Sarà l’aria del Mugello sarà il grande tifo ma, Valentino Rossi qui sembra rinato, il dottore domina la sessione delle libere insieme al suo compagno, non lasciando mai le prime due posizioni. Mentre dietro di loro, è il vuoto assoluto, in termini di tempo sul giro.

Alla vigilia Rossi non sembrava essere così carico, lo dimostrano le dichiarazioni rilasciate dal suo Team, che parlavano di tanto lavoro da fare nei confronti dei diretti avversari della Honda Repsol. Per questo motivo, c’è una certa sorpresa quando, dall’inizio alla fine, Valentino attacca con un aggressività impressionante dando distacchi notevoli agli inseguitori e avvicinato solo dal compagno di squadra Jorge.

Le FP2 ( free practice 2) si trasformano in una qualifica tra i due piloti Yamaha, Jorge risponde a Rossi e Valentino si ripete, entrambi siglano una impressionante sequela di giri sotto l’ 1’49.000, estasiando tutti i fan Yamaha, soprattutto se si pensa a quanto successo solo due settimane fa a Le Mans.

Dietro le due Yamaha intanto si scatena un mezzo disastro, Pedrosa arranca  mestamente, Marquez cade paurosamente a oltre 250 kmh, seguito a breve distanza da Bradley Smith, con un high-side veramente brutto e violento alle Casanova - Savelli. Il volo di Marc tuttavia è il più spaventoso. Il giovane Spagnolo arriva alla staccata della Bucine, pinza forte come suo solito ma, la moto si scompone molto e porta il pilota sull’erba, a quel punto la caduta è inevitabile. Fortunatamente la moto si frappone tra il pilota e il muretto probabilmente salvandogli la vita, alla staccata si arriva a oltre 340 km/h con le MotoGP, l’urto sarebbe potuto essere ben peggiore dunque. Marc molto scosso e sofferente viene portato in clinica mobile, ma dopo pochi minuti viene comunicato il tanto atteso proclamo, Marquez è scosso e dolorante ma illeso.

Le libere del venerdì non sono ancora finite e Ducati conferma, quanto era comunque previsto un buon feeling sul circuito Italiano, lo schermo dei tempi vede Hayden quarto e Iannone sesto, entrambi molto lontani dal tempo dei primi ma comunque segnando un ottima prestazione. L’altra faccia della medaglia tocca alle altre Desmosedici, con Dovizioso dolorante al collo per la caduta nella FP1 e Ben Spies che non sembra ancora in grado di spingere molto in sella alla Ducati Pramac. Andrea nonostante tutto chiude 7° e sicuramente poteva essere davanti ai compagni senza quella caduta sull’asfalto umido delle libere 1 del mattino, peccato.

Grande assente Dani Pedrosa, sempre molto staccato dai diretti rivali Rossi e Lorenzo, Dani non sembra essere riuscito ad adattare la sua RC213V al tracciato toscano, un po’ freddo per verità.  Pedrosa a fine turno chiude 5° staccato di ‘1.008 dalle Yamaha.Il sempre veloce Cul Crutchlow segue a ruota i due ufficiali staccato di soli 0.297 millesimi. Come sempre l’Inglese è velocissimo sul giro secco a dimostrazione che la Yamaha Tech 3 non sia poi tanto distante tecnicamente dalle M1 ufficiali.


Se queste sono le premesse a quella che sarà la gara di domenica, ci sarà veramente da divertirsi al GP d’Italia sperando nel bel tempo e di ritrovare gli Italiani a lottare davanti a tutti.