IL LAUREATO AD ASSEN SALE IN CATTEDRA E DA LEZIONI DI LEADERSHIP
Finalmente ad Assen spunta il
sole e per gara 1 Sikes è pronto a dare lezione di stile. Mentre per la
concorrenza sembra non esserci tregua tra problemi tecnici e cadute varie, in
Kawasaki fila tutto liscio, l’inglese sin dalla partenza, mette in pratica
quanto di buono fatto vedere in Superpole. Tom e la Kawasaki sono in stato di
grazia qui ad Assen, lo dimostrano i primi otto giri di gara 1, dove il dio del
fulmine non sale mai sopra al 1’36 tempo che gli inseguitori hanno fatto fatica
a fare anche in Superpole. La Verdona con l’inglese è la più apposto, poche
sbavature e nessuna incertezza, regalano a Sikes, la prima vittoria stagionale e
per gli inseguitori non c’è storia, a fine gara sul traguardo il secondo, la
Honda di Rea, paga dieci secondi di distacco. L’altro miracolo di gara 1, lo fa
proprio Johnny Rea con la Honda del Team Pata, Jonathan Rea non parte con gran
cattiveria e nella prima parte di gara cerca di tenere il passo delle Aprilia
Factory, e a metà gara le posizioni sono invariate con Laverty e Guintolì che
tengono dietro il pilota Honda, eppure la Honda qui ad Assen vuole dire la sua,
e Rea trova il feeling e per le due Aprilia iniziano i guai. A circa 8 giri
dal termine ha inizio la battaglia,
Rea è velocissimo nella seconda meta del
tracciato. E mentre Guintoli è occupato a tener testa a Laverty, Johnny Rea rompe
gli indugi e sopravanza Eugene, e si attacca alla ruota di Guintoli, mancano
pochi giri al traguardo, Rea e Guintoli si danno battaglia con sorpassi e
contro sorpassi, Rea è un guerriero, uno di quei piloti che appena vede un
minimo spiraglio per passare si butta dentro, lasciando chi è spettatore senza
fiato per un momento, all’ultimo giro i due sono ancora attaccati, e l’ultima
possibilità per passare gliela offre la terz’ultima curva, prima della chicane finale,
Rea ritarda la staccata e si infila sul cordolo con l’erba da un lato e Guintoli
dall’altro. Per il francese non c’è molto da fare Rea esce meglio dalla chicane e taglia secondo il
traguardo. Bel finale per una gara inizialmente partita in sordina a parte per Tom
Sikes mattatore di giornata.
In gara 1 cosi al traguardo:
1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 35'35.042
2. Jonathan Rea (Pata Honda Superbike) Honda CBR1000RR 35'43.828
3. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 35'43.834
4. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 35'44.267
5. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 35'49.273
6. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia
RSV4 Factory 35'51.192
7. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet)
BMW S1000 RR 35'57.612
8. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 35'59.793
9. Leon
Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36'05.353
10. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 36'10.319
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 36'19.397
12. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 36'27.622
13. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 36'34.778
14. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 36'37.052
15. Mark Aitchison (Team Effenbert Liberty) Ducati 1098R 36'56.903
16. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 37'00.759
17. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 37'17.752
RT. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet) BMW S1000 RR OUT
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