28 aprile 2013

SBK: ITALIA CERCASI



GARA 1 e 2 DA DIMENTICARE PER L’ITALIA CHE AD ASSEN FATICA


Da contraltare alla performance di Sikes e delle Aprilia, in difficoltà sono gli italiani e le Italiane, la debacle inizia dal giro di Warm Up Lap con Marco Melandri che a poche curve dai box viene appiedato dalla BMW, la trasmissione finale che si rompe, catena saltata e addio alla gara. Melandri hai box è furibondo per il comportamento dei Marshall che invece di aiutarlo a rientrare ai box, come consentito dal regolamento, lo portano a bordo pista precludendogli la partenza. In gara due la BMW numero 33 è in pista ma la sostanza non cambia, passano  pochi giri e Marco rientra ai box, gli cambiano lo pneumatico posteriore, forse fallato, e anche gara 2 per Marco rimane una gara da dimenticare. Il ravennate è decisamente poco fortunato, e chi ci rimette infondo è lo spettacolo, Assen escluso.
Altri risultati magri per Fabrizio e Giuliano entrambi che nel corso del weekend avevano fatto sperare in buoni risultati per la gara, Fabrizio in gara 1 e 2 è disperso, e Giuliano dopo una partenza arrembante verso metà gara perde il filo del discorso, probabilmente perdendo la concentrazione, errore che gli costa molto in termini di tempo e posizioni al traguardo, un peccato perché Giuliano sembrava poter tenere il passo del terzetto per il podio. In gara 2 ancora nulla di fatto, con Davide che cade, dopo essere partito molto bene e mantiene un ottimo passo, tanto da poter aspirare a chiudere a podio, ma l’avantreno lo tradisce e la sua Aprilia finisce nelle vie di fuga, con incredibile incendio della moto. Le italiane sono le Ducati, inizialmente Checa sembra poter fare una buona prestazione, purtroppo sia in gara uno e che in gara due, la Panigale soffre moltissimo. Si fatica a capire quali siano le potenzialità della Panigale SBK, più di tutto in virtù delle differenze degli ultimi due tracciati come lo sono Aragon e Assen, il primo con molte curve con ripartenze a bassa velocità, dove serve trazione e un buon motore, e qui ad Assen, pista tecnica e con curve veloci dove contano di più stabilità e scorrevolezza sulle curve mediamente veloci. Insomma il divario è ampio, ed è difficile capire quanto e dove potranno migliorare in casa Ducati. La speranza è l’ultima a morire e il campionato SBK è ancora lungo… non resta che sperare per il meglio per l’Italia dello sport a due ruote.

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