DOMENICA SI E’ INTRAVISTO IL PRESENTE, ROSSI, E IL FUTURO, MARQUEZ
Nel GP del Qatar non è andata in scena solo la prima gara
del mondiale MotoGP, ma anche uno spettacolo che da molto tempo mancava in
MotoGP. Da una parte Valentino Rossi, Mr. Nove titoli, chiamato a riaffermare (come
se ci fosse bisogno), di essere ancora uno dei piloti migliori della storia, il
risultato era sotto gli occhi di tutti e il carattere di un vero campione non
lo si abbatte, ora lo sappiamo, neanche dopo due anni di penitenza. Dall’altra
parte lo spettacolo lo ha dato un ragazzetto di 20 anni, che ha dato il filo da
torcere ai senatori di MotoGP,
Rossi compreso, all’esordio Marc ha chiuso sul
podio davanti al suo compagno di squadra, e non esiste al mondo un pilota così
fortunato, in caso venissero dubbi.
Davanti al video della gara, un’altra verità mi è parsa
chiara, in pista non c’era solo la MotoGP ma ciò che è oggi il presente
Lorenzo, Pedrosa e Rossi, e il futuro di questo fantastico sport, Iannone, Marquez
ed Espargaro (anche il fratello quando farà il salto dalla Moto 2), loro sono
in fatti la nuova leva, e sono molto diversi dai presenti, Lorenzo e Pedrosa
soprattutto. In questi giovani si vede una felicità vera nelle loro
dichiarazioni, un entusiasmo che forse sparirà o forse no, soprattutto è il
modo di affrontare le corse, sfrontato, dove l’avversario e da sorpassare ad
ogni costo e l’accontentarsi non è un termine gradito. Li vedo come il vero
futuro dopo Rossi, che ha offerto all’Italia e al mondo manovre, da mani nei
capelli, e una esultanza da stadio per le battaglie vinte. Nel Marquez visto domenica
scorsa, è questo che ho visto maggiormente, la determinazione e la
combattività, era il primo GP ma appena attaccato da Rossi lo spagnolo, non ha
aspettato o esitato, ha risposto immediatamente, e lo diciamo noi da spettatori
non era certo al 100% di feeling con la sua RC213V. Questo spettacolo da solo è
valso i 18 appuntamenti della MotoGP 2012. Il destino ci ha tolto il grande Marco
Simoncelli, pilota unico, irripetibile ed indimenticabile ma, fortunatamente il
futuro della MotoGP non sembra più tanto grigio.
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