26 aprile 2013

LA PENSO COSI: MOTOGP: GOBMEIER SPARA SU BRIDGESTONE




GOBMEIER IL DIRETTORE DI DUCATI CORSE IN UNA RECENTE INTERVISTA HA INDIVIDUATO I PROBLEMI DELLA D16, COLPA DI BRIDGESTONE!!

Girovagando per il web mi sono imbattuto in una intervista a Gobmeier, riportata da GPONE, e tratta da un sito straniero, Cycleworld, qui viene riportato quanto il Direttore Generale di Ducati Corse ha detto a conclusione del GP ad Austin, e le conclusioni sono talmente eclatanti che non posso fare a meno di riportarle per grandi linee. Il General Manager di Ducati Corse individua infatti il problema della D16, e la risposta che si da è:


"Le informazioni che ho ottenuto da Bridgestone è che non cambieranno nulla. Ciò significa che dobbiamo adattare la moto a questa specifica configurazione del pneumatico, che è molto difficile. Normalmente, i problemi che abbiamo, Bridgestone potrebbe risolverli in due settimane, facilmente, senza alcun problema. Ma loro non cambieranno nulla. Stiamo spendendo cento volte i soldi, mille volte il denaro, al fine di risolvere quello che loro possono risolvere a costo zero in due settimane. "

Ora l’uscita di Gobmeier lascia alquanto di stucco, per varie ragioni, innanzi tutto per quello che intuisco è un’insofferenza e impotenza evidente, da parte dei vertici Ducati Corse, di trovare in tempi ragionevoli quella competitività mancante. L’atro punto è sinceramente sconcertante, si addita le gomme come principale causa del divario, e qui le conclusioni sono molto più pesanti a mio avviso. Ogni costruttore in MotoGP e non solo, sa che la moto è un mezzo che fonda la prestazione su telaio, motore e infine gomme. Ogni casa dunque sviluppa i propri mezzi con caratteristiche peculiari diverse, ma sfruttando il fattore comune che è dato dagli pneumatici appunto, un ingegnere, penso io, sa quale agilità si può raggiungere con le giuste rigidezze di telaio, ma sa anche che il fulcro di tale agilità saranno inevitabilmente le gomme, stesso discorso vale per i motoristi, ingegneri che sviluppano o creano motori da più di 240 cv ,nel caso delle MotoGP, e anch’essi devono ovviamente tenere presente che la curva di potenza sarà subordinata alla quantità di grip offerto dalle gomme e dal relativo schiacciamento che le stesse offrono. Per citare un caso, Honda ha impiegato quattro anni più o meno, per ricostruire la loro competitività, in ordine degli pneumatici utilizzati. Quindi la domanda è una, Gobmeier non ne è al corrente? Ovviamente si, come saprà benissimo che, in regime di mono gomma come in MotoGP, Superbike e F1, per citare i campionati più conosciuti, non si può scegliere, e credo che, fare certe affermazioni metta alla luce quanto in Ducati ci sia ancora una mentalità distorta delle corse, come accadde con Melandri, Capirossi e Rossi e per concludere con Stoner, anche quest’ultimo, che lasciò Ducati per una moto, la Honda, che fosse meno problematica, perche anche per il canguro aver vissuto 2 anni senza vedere risultati incoraggianti e essere sempre l’unico a dover centrare obbiettivi importanti non doveva essere una situazione facile. La domanda quindi che mi pongo, e pongo a voi che lettori è: con questi presupposti c’è la possibilità che Ducati tiri fuori le gambe dalla défaillance in cui è sprofondata?

E la vostra opinione qual è?

1 commento:

  1. Povera Ducati di questo passo non ne viene fuori.
    anche le gomme adesso, quando nel 2007 avevano le bridgestone dedicate il problema non si poneva e chi degli altri team si lamentava venivano giudicate scuse perchè la Ducati era superiore e gli altri non erano all'altezza. Mahhhhhh povera Ducati in che mani siamo!

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