TOM SIKES E’ IL NUMERO UNO IN SUPERPOLE, LAVERTY A RUOTA.
Si è conclusa la superpole per la SBK ed è Tom Sikes, il
pole man alla fine delle tre sessioni della pole. In seconda posizione Eugine Laverty
con la sua Aprilia marca stretto la verdona e conferma i buoni risultati delle
qualifiche viste venerdì e sabato mattina. La sorpresa è la Bmw, non quella
di Macio Melandri ma bensì quella di Chaz Davis, che dopo una partenza in
sordina il venerdì è andato in crescendo in tutte le sessioni, portando la Bmw
del Team GoldBet in prima fila.
I grandi ritardatari sono i big, che erano
attesi per questo GP di Aragon, a parte Sikes che ritrova finalmente lo smalto
visto nel 2012, gli altri sono in difficoltà, iniziamo da Melandri: il
ravennate non riesce a tirar via il chattering all’avantreno della sua moto, e
lo si vede difatti inserire con difficoltà e non essere così efficace in
percorrenza di curva, al contrario del compagno Davies. Marco si dice un po’ frustrato,
“abbiamo fatto alcune piccole modifiche sull’avantreno, e anche al mono
(ammortizzatore posteriore n.r.) ma non siamo riusciti a migliorare la
situazione”, l’idea potrebbe esserci dice Melandri, “proveremo a fare un’altra
piccola modifica in vista del warm up, sperando di migliorare almeno un po’,
perche così non riesco a guidare, mi sembra di guidare sul bagnato, con la moto
che non mi dà confidenza, così non riesco a spingere quanto vorrei.” È un Melandri
frastornato dalla situazione, soprattutto in virtù di quanto di buono fatto da
Davies a parità di moto.
Altro big disperso è Carlos Checa che addirittura chiude
fuori dalla SP3 con il decimo tempo di 1’58.326 a 1 sec. e 7 decimi dalla pole
di Sikes, il problema è serio Carlos trova difficoltà a curvare e portare la
moto alla corda, oltre ad avere grasse difficoltà di trazione in uscita dalle
curve. La Panigale è un progetto giovane per così dire, e non sembra essere
così facile e immediato il suo sviluppo della ciclistica più che del motore. Potrebbe
essere il ritorno di un incubo che in casa Ducati purtroppo conoscono fin
troppo bene? Speriamo sinceramente di no, per Ducati, per Checa e per la
superbike che rischia di perdere un protagonista importante come Ducati.
La conferma Laverty sorprende favorevolmente, l’irlandese
sembra che con l’assenza del compagno ingombrante, Max Biaggi, si sia sbloccato
finalmente perché erano in pochi a vederlo come un potenziale pretendete al
titolo alla fine del 2012. Di certo l’Aprilia è la moto più in ordine e versatile,
competitiva su tutte le piste e che sfrutta egregiamente le coperture Pirelli
sui vari tracciati.
Non resta che vedere le gare di domenica e vedere chi
saranno i protagonisti di questo secondo round SBK ad Aragon.
Di seguito l’ordine di partenza:
Aragon
1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'56.339
2. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'56.638
3. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1'56.845
4. Sylvain
Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'57.486
5. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'57.540
6. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'57.869
7. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4
Factory 1'57.975
8. Marco
Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1'58.268
9. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 2'01.613
10. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 1'58.326
11. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 1'58.329
12. Max
Neukirchner (MR-Racing) Ducati
1199 Panigale 1'59.993
13. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 1'59.475
14. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4
Factory 1'59.478
15. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki
ZX-10R 2'01.029
16. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'59.379
17. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki
ZX-10R 2'00.979
18. Ivan
Clementi (HTM Racing) BMW
S1000 RR 2'02.140
19. Mark
Aitchison (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 2'02.554
20. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 2'03.201
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