16 aprile 2013

SBK: DUCATI E L’INCUBO DEL NON TELAIO




LA DUCATI ARRANCA IN TERRA SPAGNOLA, E IL PROGETTO DUCATI SOLLEVA QUALCHE DUBBIO


Che Phillip Island fosse l’eccezione Carlos Checa lo aveva detto, ma neanche il pilota spagnolo probabilmente immaginava quanto lo fosse stata. Due anni orsono quando Ducati annuncio la Panigale o per meglio dire confermò, dopo alcuni scatti rubati al prototipo con il motore portante, molti appassionati storsero il naso ( io ero tra questi ultimi), memori delle grandi difficoltà di messa appunto della Ducati MotoGP(2009 – 2011), adesso a distanza di tempo i timori si sono concretizzati,
non è un vero e proprio allarme, in Superstock la Panigale ha mostrato una buona competitività, tuttavia i problemi segnalati da Carlos sono paurosamente speculari alla Desmo16 di qualche anno fa. Poca trazione, ingresso in curva lento e un sottosterzo che impedisce di mantenere una buona traiettoria, suonano spaventosamente come quelli di un’altra Ducati. A Borgo Panigale si sta lavorando su due fronti MotoGP e Superbike, e certamente non è una gran bella situazione ma Checa e il team Alstare seguito da Francesco Batta sono fiduciosi. Quest’ultimo nel dopo gara di Aragon aveva affermato, che il lavoro è tento quello da fare ma si sente fiducioso, sottolineando che il progetto Ducati Panigale è partito con molto ritardo, quindi è fisiologico faticare nelle fasi iniziali di sviluppo e con il campionato in corso, lo stesso Carlos non è parso eccessivamente preoccupato nel dopo gara, indicando i problemi ma anche asserendo che le soluzioni da provare a risolverli ci sono.
Intanto si prova a Jerez, in questa settimana con il test team Ducati MotoGP, Carlos Checa lavorerà ancora sulla Panigale, alla ricerca di un set-up di base che gli consenta di affrontare i prossimi appuntamenti al mondiale con un distacco inferiore a quello subito ad Aragon.
Il motore portante è un’innovazione che pochi hanno avuto l’audacia di sperimentare, anche Aprilia ci aveva pensato nel 2003 per un prodotto stradale, ma il progetto non arrivò mai alla produzione. Ha Ducati lo stile e l’unicità non sono mai mancati, ma forse impiegare una tecnologia relativamente poco sviluppata come il motore portante non è stato almeno per il momento segno di grande lungimiranza, almeno fino a quando non saranno i risultati sportivi a dire il contrario. Per il momento teniamo le dita incrociate e speriamo di non dover assistere all’ennesima rincorsa disperata da parte di Ducati.

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