4 aprile 2013

MOTOGP: DUCATI E LA “L” DELLA DISCORDIA




IL DESMO 16 DUCATI A “L” DI 90° SEMBRA DESTINATO AD UNA DIETA FERREA



- Siamo ormai ad Aprile e, il campionato MOTOGP si aprirà a breve, ma in quel di Borgo Panigale il lavoro è intenso e continuo. Purtroppo al momento i progressi non sembrano essere eclatanti, sono in molti, infatti, a pensare che il problema più grande della GP13 sia il propulsore con la sua configurazione a “L”. Voci di corridoio dicono che il propulsore sarà rivisto, ma che sicuramente le bancate manterranno l’attuale V di 90°, fatto che non desta ormai più preoccupazioni visto che, Honda ha da poco svelato che il loro propulsore sia di analoga architettura, ovvio che questo non implica che il problema quindi si trovi altrove, ma semplicemente che non è l’angolo della bancata a rendere la DESMO poco user - friendly per cosi dire.
Certamente il motore ducati sta subendo un re-styling, uno sgrossamento, visto che non dovrà più essere il fulcro portante che sostituiva il telaio a Y nelle vecchie D16, questo porterebbe a rigor di logica un ingombro inferiore rendendo così più semplice trovare una posizione migliore del motore all’interno del telaio e di conseguenza un miglior bilanciamento di base della Desmosedici. Una delle principali difficoltà riscontrate da tutti i piloti era ed è tuttora trovare il giusto compromesso fra trazione e confidenza sull’anteriore, con Rossi, Melandri, Hayden e adesso Dovizioso il problema maggiore sembra sempre essere questo. In parole povere se non hai confidenza sull’anteriore, l’entrata in curva è lenta e la percorrenza non risulta ottimale (per noi comuni mortali ovviamente significa poco). Il dubbio quindi è... riusciranno Ducati ma anche Audi a riportare la  Desmosedici al ridosso del podio?

Il nuovo telaio testato da pirro tra Sepang e Jerez
L’attuale situazione dice che il prossimo step sarà il telaio testato a Jerez da Pirro, arriverà presumibilmente a maggio in Malesia e sarà un’evoluzione con una differente disposizione delle masse e dei componenti quali centralina, cablaggi ecc. Pirro conferma che i progressi ci sono ma che ovviamente il lavoro da svolgere è molto e come già dichiarato da Andrea (Dovizioso n.r.) l’obiettivo è a lungo termine. Quello che sono in molti ormai a domandarsi è quando vedremo un nuovo motore per la Ducati Motogp, a tutti noi appassionati non resta che sperare di vedere al più presto la casa Italiana lottare nuovamente con Honda e Yamaha per le posizioni di vertice.

Cosa ne dite in Ducati sono sulla strada giusta? Dite la vostra

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