9 maggio 2013

MOTOGP: DOPO TRE GP E DUE TEST, I DUBBI IN YAMAHA CRESCONO



Valentino Rossi Jerez De La Frontera 2013

LA QUESTIONE PER LA YAMAHA NON E’ ESSERE UNO DELLE MIGLIORI MEZZI DI MOTOGP VOGLIONO ESSERE I MIGLIORI MA L’EQUILIBRIO SI E’ ROTTO E I PILOTI LO SANNO.



In Yamaha l’incertezza si è insinuata nelle menti dei piloti. I primi ad aver riconosciuto i limiti della M1 sono loro, Lorenzo e Rossi. il primo più del secondo ha molto da perdere, il titolo di campione, mentre il secondo vuole tornare in alto nella classifica, dopo due anni di digiuno. La Yamaha ha perso la sua superiorità nella ciclistica, o per meglio dire quella superiorità è stata azzerata dalla RC213V, l’avvicinarsi alle prestazione delle M1 in maneggevolezza e stabilità, ha portato come logica conseguenza la superiorità complessiva della rivale Honda, già dotata di un propulsore nettamente superiore alla concorrenza.


Tre gran premi un solo successo, il Qatar. Le Yamaha si sono dimostrate le più veloci sul circuito di Losail, chiudendo il weekend con Jorge primo, e Rossi secondo, ma nelle successive Lorenzo si è dimostrato veloce nelle prove, mentre in gara ha dovuto cedere più di una volta la posizione e Rossi ha sempre faticato per tenere il passo. Dall’altra parte l’analisi è esattamente opposta con, sempre a podio, con uno o entrambi i piloti, in tutti gli appuntamenti, e un ottima prestazione in gara. Quest’ultimo dato ha portato Valentino Rossi ad una riflessione abbastanza importante; la M1 consuma molto di più le gomme rispetto alla concorrenza, e il motore su cui gli ingegneri sono concentrati potrebbe non essere la chiave di volta. Il grande equilibrio si è spezzato la moto di Iwata non è più il mezzo più versatile e adattabile del lotto.

Nei test di Jerez si sono visti dei passi in avanti da parte della coppia Yamaha, entrambi i piloti si dicono abbastanza soddisfatti e di aver migliorato con il set-up alcune delle problematiche sorte in gara. La domanda quindi è, quanto il setting possa far progredire in termini di prestazioni assolute? E la risposta è scontata, ben poco, Rossi e Lorenzo ne sono consapevoli, il livello sale non più di anno in anno ormai, le moto vengono migliorate nei componenti ogni gara o quasi. Ad Iwata stanno lavorando sul motore, da sempre punto debole delle M1, ma quanto questo sarà sufficiente non è dato ancora saperlo. Jorge da Le Mans avrà il nuovo telaio, testato in Malesia e di nuovo qui in spagna, Rossi invece rimane con il vecchio, la sua valutazione è che non garantisca un vantaggio significativo e ovviamente, per il pilota un nuovo componente significa dover stabilire un set-up di base nuovo, oltre a dover riacquisire lo stesso feeling che avevi con il precedente materiale, se poi ci mettiamo anche che, Rossi non pare ancora aver trovato il setting più adatto, è facile anche capire il motivo della rinuncia, almeno per il momento, a questa evoluzione.

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