SIKES E LAVERTY FUORI NE APPROFITTA CHAZ DAVIES CHE NON VACILLA MAI E VINCE.
In gara uno, succede di tutto, passano pochi giri e Laverty è la prima
vittima, un guasto costringe l’irlandese al rientro ai box per poi, rientrare
in gara ma ormai il treno è partito e il risultato è tanto rammarico per Eugine
che vede sfumare il secondo buon risultato nel mondiale. Tutto da rifare anche
per Tom Sikes, il fulmineo pole man, è fuori anche lui per un problema alla
moto, probabilmente a fermarlo un guaio all’elettronica che lo costringe al
ritiro.
Sfortunato anche più degli altri è Giuliano, Davide dopo una gara alla
ricerca di conferme sul tracciato spagnolo, viene tradito praticamente sul
traguardo, fine della benzina per la sua Aprilia, un colpo immeritato per il
romano che era riuscito ad accaparrasi la quarta posizione, con la sua RSV4
factory, non del tutto all’altezza della
concorrenza. A dare spettacolo ci pensa Melandri, il box Bmw finalmente sembra
aver trovato la mossa giusta per il setting della S1000RR numero 33, Melandri scatta bene
e incappa nel primo errore, rientra nono ma recupera velocemente posizioni, l’intenzione
è di andare a riprendere anche Chaz Davies, obbiettivo quasi raggiunto, purtroppo
un lungo quasi al termine al diciassettesimo giro, vanifica il suo lavoro e lo
riporta in quinta posizione, Davies è ormai lontano e Marco punta e sorpassa
prima Rea e poi Giuliano e sul traguardo chiude al terzo posto. Magra
consolazione per Marco la terza piazza dopo una gara veramente fatta con passo
impressionante. Chi ci guadagna dopo un week-and non andato benissimo è
Guintoli, il francese riesce a mantenere la posizione in gara e ad non fare
errori, che visto l’evolversi della situazione è stato il maggior merito per
Silvan, non una gara esaltante per lui ma chiudere in seconda posizione è un
gran bel finale dopo le difficoltà incontrate. Le ducati non si vedono, Checa
chiude settimo a 24 secondi circa dal primo, non male considerando l’andamento
delle prove, certamente però troppo lontano, la ducati paga dazio, forse il
progetto è troppo acerbo o forse manca la conoscenza del mezzo per poter fare
le mosse giuste, certo è che il distacco è molto e a parte qualche colpo
fortunato, il divario non sembra poter essere recuperato a breve. Il vincitore
è Chaz Davies, certamente fortunato rispetto agli avversari, l’inglese tuttavia
a fatto una gara perfetta mantenendo il passo di Sikes e Laverty nei primi giri,
e mantenendo la concentrazione fino alla fine, ottimo risultato per lui e per
il Team Goldbet BMW Italia, che alla fine piazza due BMW sul podio.
Non resta che aspettare la resa dei conti in gara due, e vi
lascio alla classifica di gara 1.
Aragon - Gara 1
1. Chaz
Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR - 39'50.332
2. Sylvain
Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory - 39'55.548
3. Marco
Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 39'57.421
4. Jonathan
Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 39'58.528
5. Loris
Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 40'04.749
6. Jules
Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 40'08.664
7. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati
1199 Panigale R 40'14.638
8. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia
RSV4 Factory 40'16.216
9. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda
CBR1000RR 40'26.053
10. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati
1199 Panigale R 40'34.461
11. Max
Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 40'41.756
12. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki
ZX-10R 40'59.549
13. Ivan
Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 41'04.423
14. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW
S1000 RR 41'38.660
NC. Eugene
Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 40'08.280
RT. Davide
Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 37'57.840
RT. Alexander
Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 22'31.831
RT. Mark
Aitchison (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 13'07.647
RT. Tom
Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 10'02.121
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