
PERSO BIAGGI, IN SBK I BIG LATITANO, CHECA E MELANDRI DISPERSI
Tra pochi giorni, inizierà il
terzo round della superbike, ad Assen l’Università del motociclismo, però i
Laureati scarseggiano. Mentre Aprilia ci si crogiola nella propria superiorità
tecnica, al mondiale SBK, è evidente, manca qualcosa. Lo dicono i dati tv e lo
dicono anche le gare; lo spettacolo è scialbo. Biaggi si è ritirato e con lui
sembrano essere scomparsi i protagonisti della passata stagione, Sikes,
Melandri e Checa, ognuno di loro alle prese con problemi o sfortune nelle gare
passate. Niente di male forse, certo è
che lo spettacolo ne risente, mancano non tanto le prestazioni, ma sembra
mancare quell’equilibrio che negli ultimi 10 anni si era creato, con
protagonisti ed antagonisti, pronti a darsi battaglia in gara 1 e 2. Assen è un
circuito veloce, con un asfalto aggressivo, quindi il risultato è dettato dal
buon setting e dalla
competitività dei piloti. Sikes non ha ancora trovato quella costanza che gli consentirebbe
di lottare stabilmente per la vittoria e la sua Kawasaki non lo aiuta di certo.
Qui ad Assen le probabilità di un cambio di rotta sono anche più improbabili
che altrove, per il pilota inglese e la sua Verdona mangia gli pneumatici, l’usura
degli pneumatici è uno dei grossi limiti per Tom Sikes, l’atteso numero uno. L’atteso
numero due è Melandri, in casa BMW si assapora un gusto agrodolce, Chaz Davis,
ha fatto cappotto ad Aragon e quindi c’è giusta soddisfazione, mentre d’altra
parte la moto di Melandri fa tremare i polsi, e non è un eufemismo, Marco
soffre il chattering all’anteriore e questo gli preclude una guida fluida, com’è
nel suo stile. Il 33 deve lavorare sul set up e provare a risolvere questi
problemi di ciclistica, altrimenti le possibilità mondiali inizieranno a
scemare presto. In Ducati, Carlos Checa e Badovini sanno esattamente quali
siano i problemi e il team Alstare lavora con il reparto corse di Borgo
Panigale per risolverli. Per il duo Ducatista la strada rimane mestamente in
salita, il progetto è giovane e già complicato di suo, e sembra che le modifiche
per l’estremizzazione delle prestazioni, necessarie in SBK, portino gran parte
dei problemi riscontrati. Settimana scorsa, Checa e Badovini erano a Jerez, per
una due giorni di test, e sembrano convinti di aver migliorato seppur di poco
la situazione. L’avantreno crea problemi a Checa mentre Badovini fatica a
trovare il feeling con gomme usate. La speranza è che i due facciano un buon risultato
ad Assen, almeno per il morale e lo spettacolo, altro grande latitante dei due round
trascorsi.
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