24 aprile 2013

SBK: ASSEN 3° RAOUND, CERCASI BIG!



PERSO BIAGGI, IN SBK I BIG LATITANO, CHECA E MELANDRI DISPERSI


Tra pochi giorni, inizierà il terzo round della superbike, ad Assen l’Università del motociclismo, però i Laureati scarseggiano. Mentre Aprilia ci si crogiola nella propria superiorità tecnica, al mondiale SBK, è evidente, manca qualcosa. Lo dicono i dati tv e lo dicono anche le gare; lo spettacolo è scialbo. Biaggi si è ritirato e con lui sembrano essere scomparsi i protagonisti della passata stagione, Sikes, Melandri e Checa, ognuno di loro alle prese con problemi o sfortune nelle gare passate.  Niente di male forse, certo è che lo spettacolo ne risente, mancano non tanto le prestazioni, ma sembra mancare quell’equilibrio che negli ultimi 10 anni si era creato, con protagonisti ed antagonisti, pronti a darsi battaglia in gara 1 e 2. Assen è un circuito veloce, con un asfalto aggressivo, quindi il risultato è dettato dal buon setting e dalla competitività dei piloti. Sikes non ha ancora trovato quella costanza che gli consentirebbe di lottare stabilmente per la vittoria e la sua Kawasaki non lo aiuta di certo.
Qui ad Assen le probabilità di un cambio di rotta sono anche più improbabili che altrove, per il pilota inglese e la sua Verdona mangia gli pneumatici, l’usura degli pneumatici è uno dei grossi limiti per Tom Sikes, l’atteso numero uno. L’atteso numero due è Melandri, in casa BMW si assapora un gusto agrodolce, Chaz Davis, ha fatto cappotto ad Aragon e quindi c’è giusta soddisfazione, mentre d’altra parte la moto di Melandri fa tremare i polsi, e non è un eufemismo, Marco soffre il chattering all’anteriore e questo gli preclude una guida fluida, com’è nel suo stile. Il 33 deve lavorare sul set up e provare a risolvere questi problemi di ciclistica, altrimenti le possibilità mondiali inizieranno a scemare presto. In Ducati, Carlos Checa e Badovini sanno esattamente quali siano i problemi e il team Alstare lavora con il reparto corse di Borgo Panigale per risolverli. Per il duo Ducatista la strada rimane mestamente in salita, il progetto è giovane e già complicato di suo, e sembra che le modifiche per l’estremizzazione delle prestazioni, necessarie in SBK, portino gran parte dei problemi riscontrati. Settimana scorsa, Checa e Badovini erano a Jerez, per una due giorni di test, e sembrano convinti di aver migliorato seppur di poco la situazione. L’avantreno crea problemi a Checa mentre Badovini fatica a trovare il feeling con gomme usate. La speranza è che i due facciano un buon risultato ad Assen, almeno per il morale e lo spettacolo, altro grande latitante dei due round trascorsi.

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