12 aprile 2013

MOTOGP: IANNONE “ARM PUMP” COME STONER?



IANNONE MANIFESTA PROBLEMI MUSCOLARI ALL’AVAMBRACCIO, COME STONER NEL 2012  

Il prossimo 21 Aprile, la MotoGP sarà in Texas, per il GP Red Bull Grand Prix of The Americas, e Iannone reduce da una gara difficile a Losail, volerà in California approfittando della trasferta, per fare un test con una Panigale, sul circuito di Laguna Seca, dove essendo solo la MotoGP in gara, per i debuttanti è un vantaggio non indifferente poter familiarizzare con il circuito californiano. Per il nostro Andrea tuttavia i crucci non finiscono lì, infatti, in gara nel GP del Qatar, Iannone ha avuto un problema manifestatosi all’avambraccio,
inconveniente molto comune per i piloti di moto. Il problema all’avambraccio, accusato da Iannone, si chiama sindrome compartimentale o anche detto “Arm Pump”, ed è causato dal grande lavoro impiegato sul manubrio. A causa di un maggiore stress delle braccia (in questo caso degli avambracci) l’organismo irrora maggiormente gli arti sollecitati, con un maggior afflusso di sangue, portando un aumento del volume muscolare che può arrivare a superare anche il 15% del volume del muscolo, mentre la guaina che lo contiene, poco elastica, non si espande sufficientemente causando quindi la costrizione dei vasi sanguigni che comporta intorpidimento e perdita di forza alla mano. Lo stesso problema afflisse anche Stoner nel 2012 che mise in difficoltà il campione Australiano, per Iannone potrebbe essere un problema temporaneo, poiché potrebbe essere un fattore dipendente dal circuito o della mancanza di abitudine a uno sforzo prolungato su una moto fisica come la Ducati, ma certamente, un problema che se si manifestasse ancora dovrà essere affrontato dal punto di vista medico normalmente con un piccolo intervento chirurgico. Andrea avrà la possibilità di testare, quindi, non solo la pista ma ancor più importante, se stesso, in vista dei prossimi impegni nel Mondiale, MotoGP. Non resta che augurarsi dunque che si sia trattato di un malessere temporaneo e che il nostro Andrea possa esprimersi al meglio nei prossimi GP.

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